Luciano D'Onofrio

Luciano D'Onofrio

Biografia

A quindici anni inizia a suonare la chitarra elettrica in gruppi post-punk. La musica lo porta presto ad incuriosirsi ed appassionarsi anche di cinema, di letteratura, di arte; così, dopo una formazione tecnica, si iscrive alla Facoltà di Lettere Moderne. Nel periodo universitario, frequenta le lezioni di Storia e Critica del Cinema e decide di passare dietro la macchina da presa, realizzando due cortometraggi in Super8. Dopo un corso per tecnici e operatori video e un lungo apprendistato, nei primi anni Novanta incontra la cooperativa Index di Pier Milanese, tramite la quale collabora con diversi registi e documentaristi torinesi come Alberto Signetto, Armando Ceste, Claudio Paletto e Daniele Pianciola. Contemporaneamente si dedica alle più disparate sperimentazioni video nei luoghi dell’underground non solo torinese: videodocumentazioni, videoinstallazioni, rassegne e performance nell’era del video analogico e del vhs. Nel 1998, durante la partecipazione al documentario di Alberto Signetto Conversazioni con Robert Kramer, su e con il cineasta della contestazione americana, instaura un legame di amicizia e collaborazione con Monica Affatato. Sempre in quegli anni inizia a lavorare in qualità di operatore e montatore (e anche attore) con Daniele Gaglianone. Nei primi anni del 2000 si consolidano le collaborazioni con Pier Milanese, Alberto Signetto, Armando Ceste e Daniele Gaglianone. Con i primi due è in Grecia a documentare i set di Teo Angelopoulos e poi le demolizioni dei palazzoni di Via Artom a Torino. Per Gaglianone è invece operatore e montatore del documentario sull’IPCA di Ciriè, fabbrica di coloranti nocivi per l’uomo. Per e con Armando Ceste è operatore nei suoi film Abdellah e i suoi fratelli (2000), Rosso/Askatasuna (1999) e Amoremorte (2007). Negli stessi anni tra l’altro realizza come autore: I tempi stanno cambiando (2001), L’alluvione in Val Vigezzo (2003), Sparate sempre prima di strisciare (2002). Nel 2004 insieme a Pier Milanese, Monica Affatato, e il producer Maurizio Perrone, decide di formare una nuova società di produzione, Route1. Con Monica Affatato, tra 2004 e 2005, realizza il documentario auto-prodotto Metamorfosi, su e con l’artista post-transgender Veet Sandeh. Ancora in collaborazione con l’amica scrive e dirige, nel 2009, il documentario La voce Stratos. (Tratto da www.torinocittadelcinema.it)

Conosciuto per: Directing

Compleanno:

Luogo di Nascita: Carignano

Conosciuto Anche Come:

Film Popolari