Beppe Grillo: Cervello (1997)
Con l’enorme gigantografia d'un cervello alle spalle, Grillo illustra (con ironia, naturalmente) le differenze tra la parte destra e sinistra di un organismo la cui utilità, ci fa notare, non è ancora ben chiara visto che ci permette di inglobare senza distinzione informazioni su Nietzsche o Nek. L'unica risorsa è l'Alzheimer: una provocazione, ovvio, così come sul filo del paradosso viaggia sempre ogni riflessione. A tratti esilarante, con forse qualche pausa di troppo, Grillo questa volta non parla di politica per concentrarsi su temi più universali. Gran parte delle argomentazioni a sostegno di tesi coraggiose e - in un certo qual modo - evidenti, fanno rabbrividire: l’amianto, ad esempio, è stato sostituito da sostanze quasi più tossiche, e vedere il comico portare una lampada al neon vicino a un’antenna telefonica per accenderla senza bisogno di corrente fa il suo effetto: “Se mi ci metto di mezzo io”, dice, “il neon diminuisce e m’accendo io”.