Lo Zoo di Venere (1985)
Sotto il titolo originale (“una zeta e due zeri”, crittogramma dai molti significati) c'è una storia con Alba che perde una gamba e un figlio in uno scontro in auto con un cigno, incidente in cui muoiono le mogli di due gemelli (già siamesi) etologi, Oswald e Osmund Deuce (i due O, zeri, del titolo inglese) che lavorano nello zoo di Rotterdam. I due diventano prima amanti di Alba, poi “padre” dei suoi nascituri e, infine, suicidi dopo che la donna, amputata anche all'altra gamba, trova l'anima gemella nel signor Arcobaleno, monco in carrozzella. Cerebrale sino all'esasperazione e perverso, è basato sul rapporto uomo-animale, sul corpo dei personaggi (sempre a figura intera senza piani ravvicinati) e sulla pittura (Vermeer soprattutto e i fiamminghi del '400 come Robert Campin e Jan Van Eyck). Fotografia: Sacha Vierny. Da vedere nell'edizione originale: la traduzione fa svaporare i frequenti giochi linguistici.
Rilasciato: Oct 04, 1985
Durata: 115 minuti
Stelle: Frances Barber, Joss Ackland, Brian Deacon, Geoffrey Palmer, Eric Deacon, Andréa Ferréol
Crew: Peter Greenaway (Director), Peter Greenaway (Writer), Agnès Godard (Focus Puller), Els Rastelli (Continuity), Walter Donohue (Story Editor), David Claessen (Camera Operator)